Approvata una nuova misura di sostegno alle famiglie: si tratta dell’assegno unico universale per i figli a carico, che entrerà in vigore a partire dal mese di marzo 2022.
La misura - erogata su base mensile - sostituirà quelle che attualmente sono le previsioni di sostegno alle famiglie e alla natalità, e cioè: detrazioni Irpef sui figli a carico; assegni al nucleo familiare; assegni per le famiglie numerose; Bonus Bebè; premio alla nascita; fondo natalità per le garanzie sui prestiti. L'unica misura precedentemente in vigore che rimane confermata è quella del Bonus Nido.
Nuovo assegno unico universale: i beneficiari
L’assegno è destinato ai nuclei familiari con figli a carico. In caso di nuovi nati, spetta a decorrere dal settimo mese di gravidanza.
Possono beneficiarne le famiglie con figli minorenni, ma anche maggiorenni a carico, fino al compimento dei 21 anni di età. In caso di maggiore età, però, deve sussistere una delle seguenti condizioni: il ragazzo deve frequentare un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea; oppure deve svolgere un tirocinio o un’attività lavorativa con reddito inferiore a 8.000 euro annui; oppure deve essere registrato come disoccupato e negli elenchi dei servizi pubblici per l’impiego; oppure, infine, deve svolgere il servizio civile universale.
Possono beneficiare dell’assegno unico universale anche i nuclei familiari con figlii con disabilità, in questo caso senza limiti di età.
Inclusi tra i beneficiari anche i cittadini extracomunitari residenti in Italia da almeno due anni.
Nuovo assegno unico universale: gli importi
Gli importi dell'assegno variano a seconda dell’ISEE e della composizione del nucleo familiare.
Per ciascun figlio minorenne, ad esempio, è previsto un importo variabile che può arrivare a 175 euro mensili in caso di ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, e scende fino a 50 euro mensili con ISEE pari o superiore a 40.000 euro.
L’importo previsto per ciascun figlio di età 18-21 anni varia invece da 85 euro mensili a fronte di ISEE pari o inferiore a 15.000 euro arrivando a soli 25 euro con ISEE sopra i 40.000 euro.
I calcoli cambiano per le famiglie numerose: per ciascun figlio successivo al secondo è prevista una maggiorazione tra gli 85 e i 15 euro mensili. Inoltre alle famiglie con quattro o più figli è riconosciuta una maggiorazione forfettaria di 100 euro mensili per nucleo.
Per quanto riguarda invece le disabilità, ogni figlio minorenne ha diritto a una indennità pari a 105 euro mensili in caso di non autosufficienza. La cifra scende a 95 euro mensili in caso di disabilità grave e a 85 euro mensili in caso di disabilità media.
Per i figli disabili con più di 21 anni l’importo sarà di 85 euro mensili per le famiglie con ISEE fino a 15.000 euro. La cifra può calare fino a 25 euro con ISEE pari o superiore a 40.000 euro.
Nel caso in cui entrambi i genitori siano lavoratori, è prevista una maggiorazione per ciascun figlio minore di 30 euro mensili per i nuclei con ISEE fino a 15.000 euro, che può arrivare a zero in presenza di un ISEE pari o superiore a 40.000 euro.
Come richiederlo
La domanda per ottenere l’assegno unico universale va presentata dal 1° gennaio di ciascun anno, in modalità telematica all'INPS oppure attraverso gli istituti di patronato. L’assegno spetta per le mensilità comprese tra il mese di marzo dell’anno di presentazione della domanda e quello di febbraio dell’anno successivo.
L’accredito sarà riconosciuto a decorrere dal mese successivo a quello di presentazione della domanda.
L’erogazione avviene mediante accredito su IBAN.
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